… Ancora sulla festa di San Juan in Spagna…
Uno dei luoghi della Spagna in cui la festa di San Juan è più sentita è Minorca, precisamente nel paese della Ciutadella, di cui Sant Joan è il patrono.
La festa comincia con l’annuncio inaugurale accompagnato da flauti e tamburi che ha luogo la domenica precedente, chiamata Domingo des Be, la domenica dell’agnello.
Il fabioler e i caixers, una rappresentazione delle classi sociali tradizionali (nobiltà, clero, artigiani e agricoltori), percorrono le strette stradine del paese passando per gli edifici più emblematici; il Comune, il Palazzo Episcopale, la Chiesa, ecc. In questa sfilata sono accompagnati dall’Homo des Be, un uomo vestito di pelli e croci disegnate sul corpo che porta sulle spalle un agnello vivo: in realtà, si tratta di una rappresentazione di Giovanni Battista.
Alle 20, dopo la processione, comincia una peculiare battaglia tra i giovani: al ritmo del brano musicale Jaleo, interpretato dalla banda comunale, le nocciole si trasformano in armi da lancio.
Il 23 giugno, vigilia di Sant Joan, il fabioler monta su un asino e chiede il permesso ai caixers per annunciare l’inizio delle celebrazioni. Così, alternando giochi popolari, arriva il momento più vistoso dell’evento, i caragols, antichissimi esercizi equestri in cui si esibiscono il cavallo e il fantino. Al massimo grado di entusiasmo si giunge quando il cavallo si alza sulle zampe posteriori, mantenendo la posizione il maggior tempo possibile, ed è in questo momento che molti spettatori si avvicinano coraggiosamente a toccare il cavallo.
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